"Si proibisce il trattenere i corridori e fraimmeschiarsi fra quelli nella solita carriera sotto qualsiasi pretesto", così una grida settecentesca del Governatore di Carpineto a ristabilire regole e comportamenti sportivi nella disputa di un "pallio in favore di S. Agostino, patrono della nostra terra".
Corse e giochi pubblici nati nel medioevo in onore di S. Antonio abate, protettore degli animali e disputati in contrada "jo Curso" sotto il palazzo baronale, per secoli. Protagonista assoluto l'agile e potente cavallino lepino; sangue misto romano e arabo, utilizzato in guerre e nei trasporti sui monti Lepini; oggi riproposto nella Gara all'anello il giorno della disputa del "Pallio della Carriera" sotto l'attenta guida del Gruppo Ippico Capreo, preposto dall'Ente Pallio della Carriera alla rievocazione storica.
La gara di qualificazione, a cui annualmente partecipano decine di cavalieri provenienti da tutto il territorio laziale, porterà alla selezione dei 7 cavalli e dei 7 cavalieri, che abbinati ai sette Rioni storici, cercheranno di coronare il sogno di vittoria del Pallio della Carriera. |
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