Nasce a Monte Urano (AP) e si trasferisce a Roma dove frequenta artisti importanti del panorama nazionale (Fazzini, Monachesi, Purificato). Dallo studio intenso come struttura compositiva del quadro che riesca a conciliare il senso della realtà con un linguaggio plastico, giunge all’orditura strutturale dell’intervento cromatico fino ad approdare alle ricerche cromatiche applicate ai ritratti dei nudi.
DESCRIZIONE DEL PALLIO
Una composita evoluzione delle forme iconografiche statutarie rende vivace e quasi scomposta l’unitarietà del tema. I colori vistosi che si attardano sul vestiario dei due protagonisti (il cavaliere nell’atto di infilare l’anello della vittoria e il santo protettore africano,Agostino, nei suoi vestiti larvatamente tribali) danno un senso di giocondità ludica ad un evento che appartiene all’uomo da sempre.
Italo Campagna